La W13 di Mercedes è nuovamente competitiva ed il suo pilota di punta torna ad essere l’amato Mr Consistency: ora si può puntare alla vetta!
Quando tutti parlavano di imminente ritiro o pronto licenziamento, ecco che Lewis Hamilton come una fenice a trentasette anni risorge dalle sue stesse ceneri e torna competitivo a bordo di una W13 che ora corre forte e permette al pilota britannico e a Mercedes di tornare a sperare per una lotta ai piani alti della classifica. I suoi ultimi successi hanno anche permesso al sette volte campione del mondo iridato di riappropriarsi del soprannome che il compagno di squadra George Russell gli aveva rubato (ma meritato) a suon di ottime prestazioni.
Signore e signori, amanti della Formula Uno ed appassionati di motori e corse automobilistiche, siamo lieti di annunciarvi che sua maestà Lewis Hamilton è tornato più forte e competitivo che mai.
Lo sviluppo della W13 sta funzionando e il nuovo tirante sembra aver sconfitto il porpoising così come la nuova fuga d’aria pare aver aiutato a dissipare il calore del sistema frenante: ecco che grazie al lavoro svolto dai meccanici ed ingegneri agli ordini di Toto Wolff torna competitivo e affamato più che mai Lewis Hamilton, riappropriandosi non solo della prima guida di Mercedes ma anche del soprannome che il compagno di scuderia George Russell gli aveva meritatamente soffiato.
Sua maestà è tornato ed ora per Max Verstappen e Charles LeClerc c’è un nemico in più in pista: Lewis Hamilton, per tutti nuovamente Mr Consistency, ha ricominciato a macinare punti e giri veloci che gli hanno consentito negli ultimi Gran Premi di mettere a segno tre podi consecutivi (terzo a Montréal, a Silverstone e a Spielberg) che col primo siglato ad inizio stagione in Bahrein fanno quattro in totale, uno più di Russell.
Non per sminuire George Russell, ci mancherebbe, il ventiquattrenne pilota britannico sta disputando un’ottima stagione avendo siglato tre terzi posti e avendo concluso tutti i Gran Premi (dieci fin qui) nelle prime cinque posizioni, fatta eccezione per il ritiro di Silverstone dove però non ha avuto alcuna colpa.
George Russell è giovane e bravo, degno erede di Lewis Hamilton con tutta probabilità, ma non è ancora giunto il canto del cigno per Mr Consistency: nelle scorse settimane si è parlato molto di un possibile licenziamento di Hamilton complice il suo ingaggio elevatissimo ed i risultati in evidente declino, così come si è rumoreggiato di un Toto Wolff stanco di Hamilton e dello stesso sette volte campione del mondo un po’ spento e prossimo al ritiro dalle corse.
E invece no, ora la W13 è competitiva ed Hamilton ha ricominciato a macinare punti, probabilmente questo trend positivo farà scattare in lui la voglia di provarci ancora una volta con la Mercedes del 2023 che si speri possa continuare a sviluppare positivamente le sue componenti come fatto nelle ultime settimane.
Il sette volte iridato a Silverstone è stato frenato dall’ottimo lavoro svolto da Charles LeClerc come tappabuchi difensore e dal duello con Sergio Perez, altrimenti la sua Freccia d’Argento viaggiava così forte che con tutta probabilità avrebbe ripreso il vincitore ferrarista Carlos Sainz qualora avesse avuto campo libero per combattere.
Il ritorno di Mr Consistency: ne giova tutta la Formula Uno
Lewis Hamilton ha ottenuto il soprannome di Mr Consistency per via della sua abilità a rimanere appunto “coerente” in pista, terminando moltissime gare senza rompere mai e rimanendo costante nei risultati senza mai deludere le aspettative.
George Russell ha fatto lo stesso quest’anno meritando quel soprannome ed al momento il giovane ragazzo è quinto con cento ventotto punti in classifica, staccando di diciannove lunghezze il compagno di squadra sesto in classifica.
Nonostante gli auguri di morte e gli insulti razzisti cantatigli dal pubblico del Red Bull Ring di Spielberg, vergognosi ed indecenti oltremodo, l’intero circus della Formula Uno dovrebbe pregare che Lewis Hamilton rimanga ben saldo a bordo della sua Mercedes questo perché il pilota britannico è una macchina da sponsorizzazioni: Sony, Monster Energy, Puma, L’Oreal, Mercedesz-Benz, Bose, Tommy Hilfiger e tanti, tanti altri, tutti utili a far generare un quantitativo di denaro utilissimo all’intero movimento delle corse.
Verosimilmente Toto Wolff chiederà a Lewis Hamilton di rimanere come prima guida in Mercedes firmando un contratto magari biennale ma a cifre dimezzate, visto che i trentacinque milioni di euro netti percepiti ad oggi sono decisamente troppi, con la promessa che però la W13 sarà nuovamente competitiva nel 2023 per lottare per la testa della Classifica Piloti.