Difficoltà respiratorie, malore in campo e ritiro: la disavventura del tennista che ha preoccupato milioni di tifosi.
Nonostante un ferreo allenamento e una capacità fuori dal comune nel sopportare stressanti sforzi per ore, in più giorni consecutivi, anche gli atleti nel mondo del tennis incappano in qualche battuta d’arresto.
Certe scene non dovrebbero mai accadere, figuriamoci essere viste da migliaia di spettatori dal vivo e milioni di appassionati del tennis che, attentamente, seguono lo sport dalla televisione. Attimi di paura e tensione fanno da padrone in momenti del genere, che restano nella memoria degli appassionati per anni, se non per tutta la vita.
Basilashvili, il malore agli Australian Open contro Tsitsipas
Quel che è accaduto nell’ATP Cup degli Australian Open dello scorso gennaio. In campo Georgia contro Grecia, Basilashvili contro Tsitsipas. Il georgiano, nel primo set che stava conducendo il greco per 4-1, è stato costretto al ritiro per un malore.
Visibilmente in difficoltà, Basilashvili si è diretto verso la panchina a fatica, compiendo respiri profondi e sorseggiando dell’acqua, in attesa del fisioterapista. Attimi di terrore sugli spalti e sulle poltrone di casa per il pubblico, in forte apprensione per il tennista numero uno della Georgia.
Fortunatamente, il tutto si è concluso nel migliore dei modi: ritiro forzato, certo, ma alcun problema per il tennista georgiano. Non sono, ovviamente, mancate le polemiche da parte dell’opinione pubblica e del mondo del tennis a riguardo.
L’Australian Open è stato infatti caratterizzato dalla vicenda legata alla non-partecipazione del numero uno al mondo, Novak Djokovic. Al serbo, non vaccinato contro il Covid-19, è stato impedita la partecipazione all’evento: una scelta, quella della direzione australiana, che ha generato un susseguirsi di polemiche, sterili e non.
Il problema alle vie respiratorie di Basilashvili ha subito portato ad insorgere no vax e sostenitori accaniti di Djokivic, additando il vaccino come responsabile del malore del tennista. Il georgiano, infatti, aveva preso parte alla manifestazione grazie alle tre dosi di vaccino richieste per parteciparvi.
Ovviamente, qualsiasi collegamento tra il suo malore dato dal problema respiratorio e la somministrazione del vaccino è stato scongiurato: di fatto, le polemiche sono state subito compresse da un’evidente accanimento teso ad ambiti ben lontani dal tennis.
Semplicemente, il tennista georgiano è stato vittima di una spiacevole sventura che, per fortuna, non ha avuto ripercussioni e non si è complicata. Scene viste centinaia di volte, in maniera più o meno grave della suddetta, sui circuiti del tennis mondiale.