Per contenere le perdite e concentrare forze ed investimenti, Toto Wolff vorrebbe tagliare un team satellite e fare un rimpasto di piloti.
Il Team Principal di Mercedes, il tenebroso villain per eccellenza del circus Toto Wolff, vorrebbe varare a breve una grande rivoluzione per quanto riguarda la casa automobilistica delle Frecce d’Argento: tagliare di netto le power unit ad almeno un team satellite, se non due, andando così a ridurre le spese di progettazione ed i costi che si tramutano in perdite, e successivamente potare il palco piloti varando un grosso rimpasto per quanto riguardo sia Mercedes che i team satelliti. Obiettivo? Pagare tutti i dipendenti, scacciare la crisi debitoria ed arrivare alla tanto agognata sostenibilità.
Toto Wolff in Formula Uno è sempre stato visto come il cattivo per eccellenza, quello tenebroso e burbero, che non guarda in faccia a nessuno, quello disposto a vincere sia con le buone che con le cattive pur di arrivare al trofeo, ed in effetti il Team Principal di Mercedes è un po’ così ma con lui alla guida i successi sono stati innumerevoli per la casa tedesca e pertanto la sua linea di comando ha sempre riscosso applausi e consensi tra i tifosi ed appassionati di Formula Uno.
Toto Wolff è preoccupato per le troppe perdite e per i mancati pagamenti, o ritardi dei tali, degli stipendi a numerosi dipendenti: via la maschera da cattivo, questa è una nobile causa da sposare e Wolff ha ragione, serve una Formula Uno più sostenibile che accolga investitori e poti i rami secchi.
In Mercedes ci pensa lui: il suo progetto è quello di eliminare la collaborazione con fornitura di power unit ad almeno un team satellite, se non due, e quindi una tra McLaren, Williams ed Aston Martin molto presto dovranno affiliarsi altrove. A rischiare di più ovviamente è la Williams, da troppi anni una scuderia perdente che non ne combina quasi mai una giusta in pista. Circa l’argomento Wolff ha dichiarato “Fornire i motori non è più coinvolgente come prima. Preferirei favorire lo sviluppo con due power unit in meno. Tagliare un client team significa produrre anche molti meno ricambi: gestirne solo due sarebbe l’ideale”
Poi ci sarebbe il rimpasto di piloti: troppi i trentacinque milioni di euro di stipendio per Lewis Hamilton, se a fine anno dovesse decidere di non ritirarsi ma continuare con la Mercedes andrebbe ridiscusso il contratto a cifre più basse, così come sono troppi i tredici milioni di euro e gli otto milioni e cinquecento mila euro a Vettel e Stroll in Aston Martin, mentre gli otto milioni e cinquecentomila euro di Bottas in Alfa Romeo sono tutti meritati e forse si poteva aspettare a sbarazzarsi del finlandese.
Dunque questi rischiano tutti, magari il contratto di Ricciardo verrà ridimensionato un pochino ma rimarrà ben saldo nella monoposto McLaren il ragazzo, diversamente Vettel e Stroll verranno separati: il tedesco con un contratto più basso potrebbe proprio sostituire Hamilton in Mercedes mentre il canadese verosimilmente verrà licenziato di netto dopo i pessimi recenti risultati.
In orbita Mercedes, e team satelliti, si fa il nome di promozione in monoposto Freccia d’Argento per Sebastian Vettel, più i nomi di Esteban Ocon, Pierre Gasly e Lando Norris.
Aspettando rivoluzioni imminenti Toto Wolff ha chiesto alla Formula Uno una deroga sul budget cap: secondo l’alto dirigente austriaco di Mercedes il tetto ai finanziamenti sta mettendo i bastoni tra le ruote alle scuderie, per questo serve una deroga che permetta lo sforamento ed il conseguente pagamento degli stipendi ai dipendenti avendo così liberato denaro.
In molti sono contrari: su tutti Gunther Steiner, Team Principal di Haas, che ha tuonato contro Wolff consigliandogli sarcasticamente di abbattere i costi di Mercedes qualora fosse in difficoltà economica invece che continuare a chiedere denaro per generare più profitto.
Contro Toto Wolff e la Mercedes, su questo ed altri argomenti come le ultime direttive tecniche circa il secondo tirante che limiti il porpoising delle monoposto, si è generata un’alleanza formata da Gunther Steiner, Mattia Binotto e Christian Horner, rispettivamente i Team Principal di Haas, Ferrari e Red Bull.
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