Stefan Bradl, pilota collaudatore di Honda, si è scagliato contro la Casa giapponese rea di aver costruito una moto che non tutela i piloti.
Stefan Bradl è una furia: dopo il Gran Premio di Germania si è scagliato contro la Honda, casa giapponese sua datrice di lavoro, rea di aver costruito una motocicletta incapace di tutelare la salute dei piloti in determinate condizioni climatiche. Bradl non ci ha visto più e sceso dalla moto a fine gara, corsa in “casa sua” sul circuito del Sachsenring, ha messo in piedi un doveroso show davanti ai microfoni dove si è duramente lamentato della Honda.
Stefan Bradl è su tutte le furie e possiamo capirlo, d’altronde già il mondo dei motori è un mondo complicato perché comunque si rischia seriamente la salute dei piloti per mille motivi diversi, uno su tutti banalmente l’estrema velocità dei mezzi in pista, se in più ci si mettono anche le Case costruttrici a creare trappole infernali allora la situazione diventa pericolosa e oltremodo inaccettabile.
Stefan Bradl è imbufalito ed inferocito, non abbiamo assolutamente idea di come proseguirà questa storia e se tra Honda e Bradl possa ancora esserci un futuro, fatto sta che le parole del pilota collaudatore tedesco sono state forti e dirette.
Bradl ha detto che la situazione è inaccettabile, che Honda non è stata in grado di costruire una carenatura che salvi la vita ai politi sui tracciati roventi infiammati dal grande caldo, andando così a provocare ustioni e lividi. Per Stefan Bradl sarà sicuramente anche valso lo scoramento, in quanto ultimo arrivato ad oltre venti secondi dal penultimo nel circuito di casa sua in Germania davanti a buonissima fetta del suo tifo e pubblico.
Il collaudatore tedesco di Honda ha poi aggiunto che il compagno di squadra Pol Espargaro si è fermato esattamente per lo stesso motivo, costretto dai mille problemi a fermarsi. In effetti l’aerodinamica della motocicletta Honda non è adatta a dissipare il calore generato come si deve e questo rappresenta un enorme problema per i piloti che vedono soprattutto la loro vita seriamente a rischio, oltre che la prestazione nel Gran Premio.
Lo stesso Fabio Quartararo vincitore del Gran Premio di Germania, pilota francese in blu su Yamaha, a fine gara ha ammesso le condizioni proibitive del weekend di corsa sottolineando come questa corsa al Sachsenring fosse stata addirittura peggiore dei tracciati in Indonesia e Thailandia (anch’essi proibitivi oltre ogni immaginazione).
Stefan Bradl ferito: i danni riportati a causa del calore
Scesi dalla moto e toltisi i caschi tutti i piloti sono sembrati stremati e a mezzo servizio, alcuni evidentemente stravolti, su tutti Stefan Bradl che ha trovato perfino difficoltà a muoversi in quanto ustionatosi in più parti.
Sottolineando come il tracciato del Sachsenring prevedesse numerose curve a sinistra, Bradl ha spiegato che il suo lato destro del corpo riceveva troppo poco vento per refrigerarsi e il mancato dissipamento di calore della Honda RC213V ha messo rapidamente fuori uso sia la mano che il piede destro del pilota.
Dopo soli dieci giri Bradl già non frenava più bene avendo sia la mano che il piede destro bruciati dall’eccessivo calore.