La F1 ha vissuto sempre tanti cambiamenti nel corso della propria storia, ma anche in passato le critiche feroci non sono mai mancate.
Il mondo della F1 è sicuramente molto cambiato negli ultimi anni, tanto è vero che nel 2022 siamo stati di fronte a una vera e propria rivoluzione incredibile che ha stravolto completamente gli equilibri mondiali, ma già in passato erano state delle feroci critiche da parte di alcuni esperti nei confronti di tanti piloti che venivano visti molli e senza spina dorsale, tanto è vero che sono stati rilasciate alcune dichiarazioni davvero molto dure e difficili da capire.
I cambiamenti del mondo dell’automobilismo sono stati chiari ed evidenti a tutti, in particolar modo per quanto riguarda il discorso legato alla sicurezza che è cresciuto enormemente, un grande passo avanti per tutta la federazione e per tutta l’organizzazione.
Tra coloro che sono stati fondamentali per poter cambiare la mentalità presente all’interno dei vari organismi ci sono stati alcuni piloti leggendari, come per esempio lo scozzese Jackie Stewart, uno dei più grandi che sia mai esistito capace di vincere tre titoli Mondiali e di mettere soprattutto in risalto il discorso legato alla sicurezza della vita degli atleti.
Con i suoi discorsi legati all’utilizzo dei guard-rail e di altri sistemi utili per poter salvaguardare l’incolumità dei piloti, si sono scagliati contro diversi giornalisti e molti tifosi, che rimpiangevano così i tempi andati dei vari Fangio, Ascari o Moss, definendo così questa generazione “Latte e Miele“.
Stewart rinnova la sicurezza della F1: è rivoluzione
Oggi come oggi il tema legato alla sicurezza è ancora molto presente all’interno delle varie discussioni della federazione, portando anche i tifosi a essere spesso contrari a norme che vengono giudicate addirittura eccessive, ma quando si parla della vita umana non si può mai parlare di eccesso.
Per questo motivo ciò che è riuscito a fare Jackie Stewart in passato è davvero un qualcosa di straordinario e leggendario, perché senza di lui probabilmente oggi saremmo ancora di fronte a una serie di problematiche che porterebbero a un continuo piangere di piloti che non avrebbero potuto così fare la storia.
Tra l’altro uno di quelli che aiutò Stewart in questa campagna fu Jochen Rindt, lo sfortunato pilota austriaco che vinse il Mondiale nel 1970 su Lotus, ma non poté mai festeggiarlo perché perse la vita durante le prove del Gran premio di Monza.