La micidiale cannonata di Aleksandar Kolarov che abbatté l’arbitro Massimiliano Saccani in un Lazio-Torino, stordendolo.
Siamo abituati a percepire e vedere i membri della Associazione Italiana Arbitri (AIA) come statuari, ligi al dovere, perfetti esemplari dal fisico asciutto e slanciato, indistruttibili uomini scelti appositamente per la loro struttura poderosa e il loro talento col fischietto. Ma anche il più fulgido esempio di fischietto fisicato non potrebbe reggere l’urto di una bordata ricevuta in pieno volto, soprattutto se a calciare è Aleksandar Kolarov. A ricevere il bolide toccò a Massimiliano Saccani.
Aleksandar Kolarov è sempre stato famoso per tre cose: uno l’ottimo calciatore che è stato, capace di segnare cinquantotto reti e vincere undici trofei in cinquecento ottanta gare disputate, due la sua longeva e formidabile carriera che a trentasette anni lo vede ancora tra le fila dell’Inter dopo aver vestito le maglie di Roma, Lazio e Manchester City e tre la sua iconica e formidabile botta dalla distanza.
Una delle celebri cannonate di Kolarov centrò in pieno volto l’arbitro Massimiliano Saccani al minuto sessantadue di un Lazio-Torino terminato uno a uno. La palla venne spazzata dall’area di rigore dalla difesa granata la quale respinta però non fece lunga strada e cadde appena fuori l’area di rigore, troppo invitante per il terzino serbo che stoppò il pallone e di controbalzo lasciò partire un siluro che si infranse sul volto del malcapitato Saccani.
I tifosi biancocelesti diedero ancora una volta il peggio di loro stessi allo Stadio Olimpico, come sottolineato anche dai telecronisti, scoppiando in fragorose risate poco consone al contesto soprattutto perché Saccani rimase a terra per diversi minuti stordito, e si pensò perfino di sostituirlo qualora non avesse ripreso il match in pugno in breve tempo.
Massimiliano Saccani: chi è, carriera AIA e lavoro attuale
Massimiliano Saccani della sezione di Mantova oggi ha cinquantacinque anni, ex fischietto di buonissimo livello è stato nella CAN C dal 1995 al 1999, anno in cui poi è stato promosso nelle CAN A e B per le quali ha lavorato fino al 2010 anno delle sue dimissioni dall’AIA.
Nonostante sia stato un buonissimo arbitro, l’ingegnere di Mantova non è stato mai promosso ad internazionale pur essendo stato designato come arbitro di porta per alcuni match di Europa League nel suo ultimo anno di carriera.
Massimiliano Saccani vanta cento trentatré presenza in Serie A. Dal 2020 è moviolista alla Domenica Sportiva.