In tante occasioni il ciclismo è stato sconvolto dall’utilizzo di sostanze dopanti che hanno limitato così il suo fascino e la sua bellezza.
In questi ultimi anni il mondo del ciclismo è stato spesso vittima di una serie di scandali che hanno portato a minare sempre di più la credibilità di questo meraviglioso sport, tanto è vero che di recente anche un noto corridore ha deciso di svuotare il sacco e di spiegare a tutti come funzioni questo mondo tanto affascinante quanto molto controverso, mettendo in luce tutti i problemi che lo pervadono.
Poter diventare un corridore professionista è sicuramente uno dei grandi traguardi di tutti coloro che iniziano fin da piccoli la carriera da ciclista, un sogno che sembra realizzarsi nel momento in cui si riesce a entrare a far parte di una grande squadra, ma purtroppo i problemi non mancano neanche in questo sport.
Danilo Di Luca però ha scritto un’autobiografia qualche anno dopo la sua squalifica per doping nella quale non ha salvato davvero nessuno dei suoi colleghi e nessuno degli organizzatori del Giro d’Italia e dei vari grandi appuntamenti a tappe, spiegando perfettamente come realtà siano tutti i corridori ad utilizzare sostanze dopanti perché è impossibile mantenere certi ritmi.
Il ciclista abruzzese infatti ha parlato più volte di un utilizzo costante di Epo da parte di tutti, con le varie tecniche che possono essere utilizzate per riuscire a passare indenni i controlli antidoping, utilizzati da lui stesso in passato fino al momento della squalifica.
Di Luca mina la credibilità del ciclismo: è polemica
Sono stati subito tantissimi i ciclisti che si sono però scagliati apertamente contro Di Luca, parlando di lui come di un un megalomane che voleva soltanto cercare di redimersi per un errore fatto in carriera, anche se è sicuramente vero che ha inizio del nuovo millennio erano tantissimi i casi di doping.
Non possiamo dire con certezza come si svolge il ciclismo attuale, ma è innegabile che una ventina d’anni fa sono stati davvero praticamente tutti i corridori di primo piano a essere stati squalificati per doping, dunque può essere che la verità stia nel mezzo.
Certamente qualcosa è cambiato, ed è un grande bene, nonostante purtroppo in questo momento stiano mancando dei grandissimi campioni in grado di fare innamorare il pubblico di tutto il mondo, con l’addio di Vincenzo Nibali che è il colpo di grazia finale a questa disciplina meravigliosa.