Ayrton Senna è sempre stato considerato come uno dei più grandi piloti della storia, ma un suo compagno in passato lo ha sfidato.
Ci sono alcuni campioni che sono in grado di entrare per sempre nel mito nella storia dello sport, con Ayrton Senna che è stato senza alcuna ombra di dubbio uno dei più grandi piloti che si siano mai visti in un circuito di F1, con la sua morte tragica Imola che ancora oggi viene ricordata in maniera estremamente triste e dolorosa, con il brasiliano che però invita ha avuto diversi problemi anche con alcuni suoi compagni di squadra, come uno il suo ultimo in McLaren.
Quando si parla di Ayrton Senna non si può far altro che togliersi il cappello e applaudire di fronte a uno dei più grandi sportivi che mai si siano ammirati in giro per il mondo, tanto è vero che il suo mito è ancora oggi ben presente nel cuore nella mente di tutti, nonostante siano ormai passati quasi 30 anni dalla sua morte.
Il brasiliano ha sempre avuto dei compagni di squadra però molto tranquilli, con il solo Alain Prost in McLaren che sembrava potergli dare fastidio, ma nel suo ultimo anno a Woking ha trovato un ragazzino davvero insolente e che ha avuto il coraggio di dirgliene quattro: Mika Hakkinen.
Il caso più clamoroso avvenne nel 1993 durante le qualifiche per il Gran Premio in Portogallo, con il finlandese che riuscì a staccare il compagno di squadra di ben 5 decimi, causando l’ira di Ayrton con il futuro due volte campione del mondo chi è senza il benché minimo ritegno andò vicino a lui dicendogli: “Fatti crescere le p***e”.
Hakkinen contro Senna: che bordata
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare una risposta del genere da parte di un quasi debuttante, come era Hakkinen nel 1993, in particolar modo nessuno pensava si potesse rispondere così a un 3 volte campione del mondo, che aveva avuto solo la colpa di andare al computer per capire dove avesse perso quei 5 decimi in qualifica.
Senna non è mai stato un compagno di squadra facile, ha sempre voluto accentrare tutto su di sé, come ha ricordato sempre De Angelis durante il suo trascorso in Lotus, ma forse in questo caso è stata davvero eccessiva la reazione di Mika, probabilmente con il ragazzo che sapeva che dalla stagione seguente sarebbe diventato lui la prima guida della McLaren proprio al posto del campionissimo brasiliano.