Mourinho perde la testa: “Per poco non mi rendeva cieco”

Mourinho è celebre, nel mondo del calcio, per tanti gesti tra cui quello delle manette; una volta, però, perse letteralmente la testa.

Nella serata di ieri la Roma ha vinto la prima edizione della Conference League; i giallorossi hanno battuto uno a zero il Feyenoord grazie al gol di Zaniolo poco dopo la mezzora del primo tempo. Al termine del match Mourinho si è lasciato andare in un pianto liberatorio; un gesto, l’ennesimo, che conferma la caratura di questo personaggio e la sua voglia di non mollare un centimetro in nessun tipo di competizione. Non solo le lacrime di gioia; lo Special One, nel corso della sua carriera, è stato protagonista anche di un gesto poco piacevole.

Mourinho
Ansafoto

Il ritorno di Mourinho in Italia è stato caratterizzato dal successo in Conference, dalla polemica nei confronti degli arbitri e dalle lacrime al termine di Roma-Feyenoord. Allenatore unico nel suo genere che in Serie A viene ricordato soprattutto per il gesto delle manette durante un Inter-Sampdoria. Ci sono anche altri episodi nella carriera dello Special One tra cui uno decisamente spiacevole.

Bisogna tornare indietro di undici anni quando Mourinho allenava il Real Madrid e, in quella particolare serata, si atava giocando la finale di Supercoppa contro il Barcellona di Guardiola. La rivalità tra i due allenatori, così come quella tra le due squadre, era decisamente forte e quel match non cambiò sicuramente la situazione.

Mourinho e il dito nell’occhio a Vilanova: ecco cosa è successo

Come abbiamo detto la rivalità tra Barcellona e Real Madrid è sempre stata piuttosto viva e a conferma di ciò anche quanto successo nella finale di Supercoppa del 2011. La partita venne vinta dai blaugrana ma, probabilmente, ci si ricorda di quel match per il brutto gesto di Mourinho nei confronti di Vilanova.

Durante la rissa a fine partita, con le due squadre molto nervose, a gettare benzina sul fuoco ci pensò proprio José Mourinho con un gesto ingiustificabile. Lo Special One, infatti, mise un dito nell’occhio a Vilanova. Gesto pericoloso che provocò la reazione del vice di Guardiola e costò una squalifica all’allora tecnico del Real Madrid. Il gesto, per quanto condannabile, mette in mostra la parte poco nobile del tecnico portoghese, una persona a cui (forse in misura maggiore rispetto ad altri) non piace perdere.

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