L’orribile intervento che costò al calciatore un’assenza dai campi di calcio di oltre sette mesi. Oggi si è ripreso e milita in Serie B.
Tra i rischi del mestiere per un calciatore c’è quello di subire gravi infortuni, succede purtroppo. Alcuni si potrebbe evitare, questo è certo, basterebbe non fare entrare killer che con tutta probabilità mettono a rischio la salute dell’avversario, ma altri sono inevitabili e causati dalla sfortuna o banalmente da un movimento fatto male o una postura scomposta del corpo. Federico Mattiello pagò a caro prezzo un intervento killer di Radja Nainggolan.
8 marzo 2015, ore 15:00, a Verona fa inspiegabilmente molto caldo e sul prato verde dello Stadio Marcantonio Bentetegodi si vanno ad affrontare i padroni di casa del Chievo, già praticamente salvi senza altro da chiedere al campionato e famosi per non essere una squadra dalla manovra frizzante, e la Roma di Rudi Garcia che da diverso tempo si è inspiegabilmente inceppata ed è reduce da otto pareggi noiosissimi nelle ultime dieci gare di campionato.
Ci sono tutti i presupposti quindi affinché sia un match grigio e poco interessante, e così sarà: 0-0 al termine dei novanta minuti di gioco, pochissime emozioni ed un calcio di rigore solare non fischiato a Gervinho su intervento di Schelotto.
Una sola azione in tutto il match, potenziale rigore su Gervinho con annesse proteste a parte, fa saltare sulla sedia gli spettatori da casa e quelli allo stadio: siamo al minuto 16° quando tutti quanti rimangono scioccati dalla gamba penzolante di Federico Mattiello, terzino gialloblù della formazione clivense, rottasi durante uno scontro di gioco con il centrocampista giallorosso Radja Nainggolan.
Entrambi si lanciarono sul pallone e Mattiello trascinò a terra il piede che già subì sollecitazioni negative, in più l’impatto con Il Ninja fece il resto: frattura esposta di tibia e perone dirà il referto medico, stagione terminata anzitempo e rientro in campo, qualora tutto dovesse andar bene, non prima di sette o otto mesi.
Federico Mattiello: chi è, statistiche e carriera
Federico Mattiello è sempre stato considerato come un astro nascente del calcio italiano e con buona ragione: il ragazzo primavera della Juventus esordisce appena diciannovenne in Serie A dimostrandosi subito tecnico, veloce e spigliato.
Terzino o esterno a tutta fascia, ambidestro, il classe ’95 originario di Lucca arriva tardi nel mondo del calcio, a quindici anni per l’esattezza, dopo che a quattordici abbandona il tennis. Mattiello è bravo, disciplinato e sfortunato, perché quello con Nainggolan è solo il primo di una brutta serie di infortuni, complice forse anche una muscolatura non robustissima.
Nel 2014/2015 passerà mezzo campionato out per l’incidente a tibia e perone con Radja Nainggolan, la stagione 2015/2016 addirittura la passerà interamente ai box prima per via del lungo recupero dal brutto infortunio subito contro la Roma e successivamente per un problema muscolare (il primo di una lunga serie) che lo terrà fuori tre mesi. In sette stagioni salta complessivamente più di ottanta gare, rimanendo fuori in infermeria per un totale di settecento quarantacinque giorni.
Oggi Federico Mattiello ha 27 anni e gioca nell’Alessandria, in prestito dall’Atalanta, e dopo aver passato in panchina con la Dea i primi sei mesi di campionato si è trasferito agli Orsi Grigi dopo sembra aver ritrovato una tenuta fisica eccellente e continuità di rendimento, smaltendo tutti i problemi e e noie fisiche.