Sono passati quasi sedici anni ma nessuno ha intenzione di dimenticare una vera e propria tragedia che ha colpito la Juventus.
Lo scorso diciotto dicembre la Juventus, in condizioni metereologiche non proprio ottimali, si è imposta sul campo del Bologna grazie ai gol di Morata e Cuadrado; una vittoria importante non solo per la classifica (in quel periodo i bianconeri stavano rincorrendo il quarto posto) ma anche per ricordare quanto successo quasi sedici anni fa. Si tratta, purtroppo, di una vera e propria tragedia che sconvolse il mondo del calcio, più in generale della Juventus e che lasciò tutti senza parole.
Stiamo parlando del tragico incidente in cui persero la vita Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, due giocatori decisamente troppo giovani ed entrambi in forza alla Juventus Berretti. Una vera e propria tragedia capitata a due ragazzi troppo giovani e che erano pronti a decollare in quello che, purtroppo, è rimasto un semplice sogno mai realizzato.
Alessio e Riccardo persero la vita in un laghetto situato nei pressi del centro sportivo di Vinovo; il decesso avvenne per annegamento con i due ragazzi che stavano provando a recuperare dei palloni. Un gesto normale, semplice, che tutti i ragazzi sono soliti fare quando giocano a pallone; un gesto che, purtroppo, è stato l’ultimo compiuto da Alessio e Riccardo.
Purtroppo nemmeno l’intervento dei soccorsi servì a qualcosa; ogni tentativo di salvare la vita ai due ragazzi venne reso vano da un destino troppo crudele nei confronti di questi giovani calciatori. Il giorno della tragedia si sarebbe dovuta disputare Juventus-Cesena ma la partita fu, giustamente, rinviata. A distanza di quasi sedici anni fa ancora male ricordare quanto accadde quel giorno; nessuna spiegazione, solo la rabbia per due vite spezzate troppo presto.
Se per Alessio e Riccardo non fu sufficiente nemmeno l’intervento dei dottori, lo stesso non si può dire per Eriksen; il fantasista, colpito da un malore nel finale del primo tempo della sfida tra Danimarca e Finlandia, ha tenuto tutto il mondo sportivo e non con il fiato sospeso. Non appena cadde a terra, Kjaer capì subito che si trattava di un qualcosa di grave.
L’intervento del difensore del Milan fu determinante per evitare il peggio; successivamente Eriksen venne soccorso dai medici che riuscirono ad evitare una tragedia che avrebbe rappresentato, molto probabilmente, la fine dell’europeo. Per fortuna le cose sono andate per il verso giusto e, ora, il fantasista è anche tornato a fare quello che più ama, giocare a calcio.
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